Vino

I frutti di una terra unica: i Cru del Convento dell’Annunciata

La produzione di vini pregiati ha una storia secolare in Franciacorta.
Attraverso un lungo lavoro di ricerca, la cantina Bellavista ha potuto documentare l’unicità storica, climatica ed enologica delle terre del Convento, preservando e valorizzando il patrimonio vitivinicolo lasciato in eredità dai frati.
Oggi i due vini prodotti da Bellavista sono la testimonianza concreta della splendida storia di questo luogo.

Gli studi di Bellavista e i vini del convento

Il primo intervento della cantina Bellavista al Convento risale agli anni ’80 con la scoperta della storica vigna, una piccola porzione di 5,45 ettari dai caratteri unici ed esemplari per la Franciacorta. Nel 1984 Frate Sebastiano, ormai in età avanzata, decide di affidare questa vigna a Bellavista, che si incarica di esaltarne le potenzialità partendo da ciò che i frati avevano fatto in tanti anni di appassionato lavoro.

L’eccellenza dei Cru: la ricerca
innovativa di Bellavista

Da questo momento in poi, Bellavista avvia il primo studio di ricerca italiano nell’ambito della valorizzazione dei “cru”, vigne la cui unicità è data dalla compresenza di fattori quali posizione geografica, composizione dei suoli, microclima, stile di coltivazione e storicità attestata da fonti documentali. Attraverso questo progetto, l’azienda riesce nell’intento di documentare l’unicità storica, climatica ed enologica delle vigne del Convento, dando inoltre prova dell’antica vocazionalità della Franciacorta alla produzione di vini di pregio.

Dalla ricerca alla tradizione:
lo Chardonnay del Convento

A distanza di più di dieci anni dall’avvio della ricerca, confluita in una pubblicazione dal titolo “Il rinascimento della vite al Convento dell’Annunciata”, il patrimonio genetico delle viti più antiche viene totalmente rigenerato e nel 1991 la vigna inizia a produrre lo Chardonnay in purezza “Convento della Santissima Annunciata”, un vino armonioso in cui si fondono la freschezza tipica delle regioni settentrionali con i profumi intensi del mediterraneo. Il mosto fermenta in piccole botti di rovere vecchie di tre-quattro anni; qui sosta, successivamente, per 12 mesi e almeno altri 2 anni in bottiglia.

Zuanne: il Merlot dedicato a
Gianni Brera

Accanto alla vigna Convento, ne troviamo un’altra più piccola con esposizione a sud: vigna Brera, che testimonia l’amicizia dell’imprenditore Vittorio Moretti, patron di Bellavista, con il giornalista sportivo Gianni Brera. Frutto di questa vigna è il vino “Zuanne”, un Merlot dedicato proprio a Gianni Brera, che amava vini di classe superiore, di eccellente profumo fruttato, ma di grande morbidezza e rotondità. Le uve vengono raccolte solamente a piena maturazione, fermentando tradizionalmente in rosso e protraendo l’evoluzione in piccole botti per oltre 16 mesi. Dopo l’imbottigliamento, il vino Zuanne rimane in cantina per circa 12 mesi.

Curtefranca Convento della Santissima Annunciata

Curtefranca Zuanne della Santissima Annunciata

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